La ricerca di Sofia Rocchetti indaga ciò che si è ma che non si vuol manifestare: l’aggressività e le sue molteplici forme e colori. Le sue opere pittoriche fanno delle geometrie, dei volumi e della tridimensionalità elementi di un antropomorfismo surreale e intimo. Una realtà profonda, atavica ed endemica, dapprima destrutturata e poi ricomposta da quei segni che trovano la loro massima espressione nel pigmento puro e nella luce che naturalmente traspira dal supporto cartaceo.
I Cubi di Sofia Rocchetti possono essere considerati come frammenti di opere singolarmente significanti e autosufficienti. Questa particolare interpretazione dell’opera, sempre tesa alla tridimensionalità e al movimento, rende possibili accostamenti e composizioni personalizzabili e diversificate, lasciando ampio margine di interpretazione al singolo e al suo personale senso estetico.
A partire dal 1998 con le serie Cubi, Sofia Rocchetti inizia la sua sperimentazione cromatica, affidando a essi una forte carica allusiva e simbolica. È proprio per le ridotte dimensioni dell’opera che emerge con più forza il ricorso al segno, gesto e punto di sutura al contempo.
Serie "Il mio seno sinistro", 2002.
Tecnica: opera pittorica contemporanea, realizzata con la tecnica del pigmento puro su carta.
Gli spigoli sono particolarmente delicati. Evitare quindi di danneggiarli poiché non sarebbe possibile procedere al restauro.
Si consiglia di disporre l’opera lontano da fonti di luce solare diretta.
Pulizia: Per rimuovere la polvere che si potrebbe depositare sulla superficie dell’opera è sufficiente utilizzare una pennellessa morbida. Non utilizzare mai spugne, strofinacci o altri strumenti poiché potrebbero essere abrasivi. Non utilizzare mai panni umidi.